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La discussione è avvenuta solo su due dei tre argomenti all’OdG, rimandando il confronto sul punto relativo all’applicazione dell’art. 21 del CCNL 02.11.2022.

Abbiamo quindi parlato di:

  • Pagamento acquisto di prestazioni
  • Contingenti minimi in caso di Sciopero

Pagamento Acquisto di Prestazioni

L’Azienda, per i mesi di Gennaio e Febbraio, senza confronto con le OO.SS., ha deciso per il pagamento orario a 60 euro all'ora per tutti gli acquisti di prestazione.

Ciò non mette in dubbio la gratificazione ottenuta dai lavoratori con questo aumento di remunerazione oraria, ma ciò non toglie che è stata effettuata senza tener conto delle possibili ripercussioni successive.

Il fondo utilizzabile per il pagamento di Acquisto di Prestazione, prestabilito a livello regionale è di 296.524,41 euro e, sempre a Livello regionale, la tariffa oraria è stabilita nella misura di 50 euro/h.

Ad oggi l’Azienda ha già programmato la quantità di ore necessarie per l’abbattimento delle liste d’attesa utilizzando l’acquisto di prestazioni con 3.251 ore solo per i primi sei mesi dell’anno, che esaurirà quasi la totalità del fondo annuale 2024.

Pertanto, l'Azienda ad inizio anno ha scelto in modo unilaterale la quota oraria di pagamento, mentre oggi arriva al Tavolo di trattativa chiedendo alle OO.SS. di risolvere un problema che si è creato senza alcun coinvolgimento preventivo.

I lavoratori che hanno fatto acquisto di prestazione a Gennaio e Febbraio hanno ricevuto il pagamento con la tariffa di 60 euro/h; i lavoratori che hanno svolto attività successivamente con quale tariffa verranno remunerati?

Per la CGIL questo modalità non è assolutamente applicabile. L’Azienda si assuma la responsabilità della scelta fatta e applichi a tutti la stessa cifra fino all’entrata in vigore dell’accordo Regionale.


Contingenti Minimi di Sciopero

L’Azienda ci presenta l’accordo la per regolamentazione rispetto i contingenti minimi di sciopero, dove all’interno dello stesso troviamo anche la regolamentazione del diritto d’Assemblea: l'Azienda vuole utilizzare un foglio firme per rendicontare la presenza effettiva del personale alle assemblee.

Per la CGIL si tratta di una modalità che, oltre a mettere in dubbio il rapporto di fiducia tra Azienda e lavoratori, comporta un'ulteriore attività burocratica in sede di controllo di corrispondenza tra timbrature e foglio presenze.  Insomma, non è un bel segnale.

L’accordo presentato per regolamentare il personale in servizio durante i giorni di sciopero vede più personale in ciascuna unità/reparto/servizio rispetto a quelli che troveremo in servizio nei giorni festivi.

Per la CGIL tale modalità è una restrizione del diritto di sciopero.


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