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Si è svolto ieri sera l’incontro sindacale con la segreteria della Presidenza del Consiglio rappresentata dal dott. Mauro Bonaretti e i due sottosegretari all’economia Baretta e Zanetti.

L’incontro era stato richiesto prima di tutto per sostenere la soluzione normativa che limitasse le penalizzazioni a seguito manacato rispetto Patto di Stabilità ma anche per affrontare con il sostegno del governo la situazione problematica per il bilancio 2015.

  1. Sulla prima fase i rappresentanti del governo ci hanno assicurato che a giorni verrà presentato un emendamento al decreto “milleproroghe” con la proroga anche per il 2015 dell’emendamento approvato l’anno scorso. Con questo testo il Comune evita il blocco delle assunzioni, il taglio della parte variabile del fondo e riduce la penalizzazione al 3% della quota di sforamento del Patto (che si dichiara sia di 60/62 milioni). Si riproduce in sostanza per quanto riguarda il Patto di stabilità la stessa situazione di inizio 2014. Il decreto dovrebbe essere approvato in aula alla Camera entro Gennaio e poi al Senato entro il mese di febbraio (deve essere convertito entro 60 giorni dalla pubblicazione). Con questa soluzione evitiamo il taglio del salario accessorio previsto dalle norme;
  1. La situazione resta però problematica diversamente dall’anno scorso per le difficoltà serie di predisporre il bilancio 2015. Questa situazione sarà affrontata con la proposta di un piano pluriennale di rientro che prevede un approfondimento su tre questioni fondamentali:
    1. La definizione certa e trasparente sul deficit ipotizzato con un confronto di merito che i rappresentanti del governo vogliono discutere e chiarire nelle sue reali dimensioni;
    2. La individuazione dello strumento normativo/legislativo per sostenere e condividere il piano di risanamento;
    3. La valutazione su chi dovrà adottare il piano in considerazione del fatto che tra qualche mese si insedierà una nuova giunta legittimata a fare le scelte politiche necessarie.

Da questi aspetti problematici si evince che la seconda fase ha bisogno di maggior tempo e di un confronto molto più ampio, confronto nel quale saremo coinvolti come parte sindacale.

Resta il punto che una volta approvato il decreto legge non ci possono essere scelte di tagli “preventivi e/o cautelativi” come quelli in essere sui progetti specifici. Per cui come abbiamo già chiesto il Commissario deve ritirare i provvedimenti unilaterali. In caso contrario sarà inevitabile la nostra iniziativa.

Sergio Chiloiro - Segretario Generale