Noi siamo pronti alle sfide che ora ci attendono
Venezia, 28 febbraio 2021 - Con le nomine dei nuovi Direttori Generali si pone un altro importante tassello nella costruzione della squadra che, accanto alla gestione della crisi pandemica, sarà chiamata a sfide importanti per il nostro sistema socio-sanitario. Un mese, questo il tempo posto dal Presidente della Regione ai neo-direttori, per completare il puzzle con la definizione delle direzioni strategiche delle Aziende venete.
“Ci pare - afferma Ivan Bernini segretario generale della FP CGIL Veneto - che dopo la nomina del Direttore dell’area sanità e sociale e le nomine dei Direttori Generali, si individuino segnali di discontinuità con il recente passato. Potremmo sbagliarci ma la sensazione è che la nuova composizione delle direzioni, pur nella conferma e nella valorizzazione di profili soggettivi che hanno governato i processi in questi anni, dia il segno che il lavoro del gruppo sarà prioritario rispetto a qualsiasi protagonismo soggettivo. Anche perché le sfide che attendono il nostro sistema socio-sanitarie nell’immediato futuro, qualche mese e non anni, sono decisive ai fini non solo della gestione di una quantità immensa di risorse che arriveranno nel sistema se avremo la capacità di individuarne destinazione ed effettivo utilizzo, ma anche nella capacità complessiva di ridisegnare ed aggiornare il sistema nel suo insieme a partire dagli elementi di criticità che la pandemia ha evidenziato.
“Il punto di partenza – prosegue Bernini - è riconoscere gli elementi di eccellenza che hanno consentito meglio che altrove di reggere l’impatto del covid. Non partiamo dall’anno zero e proprio per questo non serve mettere in discussione l’impianto complessivo di un sistema laddove ha saputo reggere. Serve piuttosto valorizzare quegli elementi di tenuta per aggiornarli, dove serve, e per non arretrare. Lavorare su quello che ha retto meno o si è evidenziato particolarmente fragile è la priorità e la sfida dei prossimi mesi pur nella consapevolezza che in ogni ambito gli effetti dei cambiamenti si colgono nel medio-lungo periodo. Come serve essere pronti a cogliere le opportunità che decreto milleproroghe e risorse del recovery fund consegnano al sistema socio-sanitario. Sbaglieremmo tutti a rimanere avvitati dentro a discussione “di basso profilo”, spesso legata al “particulare”, non cogliendo l’opportunità di avviare il “cantiere di riforme” che serve anche nella nostra regione per definire al meglio quell’integrazione socio-sanitaria che giustamente non abbiamo mai voluto abbandonare nella sua impostazione teoretica”.
“Siamo portati a pensare - continua Bernini - che le sfide che abbiamo innanzi, a partire dalla gestione emergenziale di una pandemia che non dà segni di tregua, debbano diventare patrimonio dell’intera collettività e dei diversi soggetti di rappresentanza. Fuori di ogni retorica riteniamo che nel contesto dato serva dare ampio respiro a tutte quelle idee, a quelle sperimentazioni, a proposte di riforma di quelle situazioni fragili che si sono manifestate nel corso degli anni e che la pandemia ha maggiormente evidenziato, nell’ottica di rafforzare e valorizzare il sistema pubblico dei servizi operando un grande investimento su esso. E serve, completata la squadra, iniziare ora a discuterne”.
“A queste sfide non ci sottraiamo - conclude Bernini – e, nell’augurare buon lavoro ai nuovi direttori generali e ringraziando coloro che in questi anni hanno lavorato nel sistema, siamo pronti a confrontarci con le nostre idee e le nostre proposte. Auspicando che già dalle prossime settimane prendano forma, a livello regionale e aziendale, quei tavoli di confronto necessari alla gestione dell’emergenza e alla programmazione futura.