FP CGIL contraria all'accordo firmato da Cisl Fp e Uil Fpl
Venezia, 10 ottobre 2020 – Cooperativa Promozione Lavoro ha trovato l’accordo con Cisl Fp e Uil Fpl per far slittare la terza tranche dell’aumento contrattuale prevista per settembre al mese di gennaio 2021.
Il CCNL firmato nel 2019, infatti, prevede infatti un ultimo aumento pari a circa € 20,00 dal 1 settembre che, però, con l’accordo firmato lo scorso 8 ottobre non sarà erogato regolarmente con la mensilità di settembre 2020, ma nel primo mese del nuovo anno.
“Per i firmatari si tratta di uno spostamento “di soli 4 mesi” - dichiara Stefano Bagnara della Fp Cgil Veneto - Come Cgil lo riteniamo una mancanza di rispetto nei confronti di quel personale definito angelo o eroe nei mesi più difficili dell’emergenza sanitaria; lo stesso che in molti (troppi) casi si è ammalato di COVID al lavoro nel periodo marzo/giugno; lo stesso personale che visto il calo delle attività è stato posto in FIS (ammortizzatore sociale) per mesi con conseguente decurtazione dello stipendio.
Parliamo quindi di donne e uomini non certo privilegiati, ma che da molto tempo sopportano condizioni di lavoro psicofisiche difficilissime e per le quali non chiedevamo nulla più di quanto disposto dal contratto nazionale”.
“Non solo nessun premio quindi per i “nostri eroi” - prosegue Bagnara - ma, al contrario, nemmeno il riconoscimento di quanto spettante di diritto: un aumento previsto da oltre un anno e che mai come come in questa fase sarebbe stato meritato e dovuto a chi, con la propria fatica e responsabilità ha contribuito in maniera determinante a tenere in piedi il nostro sistema socio sanitario”.
“Crediamo che anche in una situazione di difficoltà economica, per una cooperativa solida e che occupa oltre 2.000 lavoratori sarebbe stato importante e possibile uno sforzo che non andasse a penalizzare lavoratori e lavoratrici già in difficoltà e siamo dispiaciuti del fatti che invece Promozione Lavoro e i firmatari dell’accordo abbiano scelto la via più “facile” chiedendo un ulteriore sacrificio al personale e ribadiamo, pertanto, la nostra netta contrarietà a tale accordo” - conclude.