Privatizzazione nidi comunali: non è quello che serve ai bambini e alle famiglie
Venezia, 7 aprile 2022 - Abbiamo appreso che questa mattina la Giunta del Comune di Venezia ha deliberato la privatizzazione di altre due nidi comunali, il Tiepolo a Castello e il San Pietro in Volta a Pellestrina, e non esclude di intervenire su altre strutture.
Questa scelta è inaccettabile e incomprensibile e non possiamo che contrastarla in tutti i modi - dichiarano - Daniele Giordano Fp Cgil, Massimo Grella Fp Cisl, Mario Ragno Uil Fpl e Luca Rocco Csa Ral.
Come sindacato abbiamo sempre ribadito che siamo aperti al confronto per garantire maggiore qualità nelle scuole comunali, per rispondere meglio ai bisogni che dovessero emergere dalle famiglie.
Abbiamo sempre dato la disponibilità al confronto nonostante in tutto questo anno l’Assessore Laura Besio non abbia mai aperto il tavolo di confronto che aveva annunciato.
Abbiamo sentito l’Assessore Besio dire che non ci sarebbero state altre privatizzazioni e che il confronto sarebbe stato nell’interesse dei bambini, delle famiglie e del personale tutto.
La scelta di oggi invece va nella direzione di privatizzare le scuole con la solita scusa che il servizio pubblico non sarebbe in grado di offrire la lingua inglese o i contesti immersivi digitali. Tutte falsità che dimostrano come la Giunta non conosca le professionalità presenti nella scuola e come il personale educativo sia disponibile a mettersi in gioco, da sempre, per migliorare il servizio.
Allo stesso modo emerge un giudizio negativo sul personale ausiliario e di cucina che è parte del processo educativo e che invece, secondo questa giunta, sarebbe adibito semplicemente alla pulizia dei locali.
Questa scelta spiega come mai in tutti questi mesi le assunzioni non sono state fatte, come mai si è cercato di accusare il sindacato di fare politica invece di rispondere nel merito.
La verità è che questa amministrazione non è in grado di gestire i servizi educativi e preferisce, per una visione politica e ideologica, privatizzarli.
Non c’è nessuna ragione sulla qualità del servizio che spinge a questa scelta ma solo l’interesse economico: del Comune di risparmiare e del privato che vincerà la gara di gestire questi servizi.
Lo avevamo detto con la vicenda del Millecolori e ci avevano risposto che ci stavamo sbagliando e che era solo una sperimentazione. La verità è sotto gli occhi di tutti nonostante non esista nessuna valutazione approfondita sulla qualità di quel servizio offerta dalla struttura privata.
Per tutte queste ragioni abbiamo convocato l’assemblea generale delle scuole che coinvolge tutto il personale impiegato di tutti i servizi per martedì 12 aprile dalle ore 15.00 al Parco San Giuliano.
In quell’assemblea decideremo insieme alle lavoratrici quale percorso di contrasto a questa scelta metteremo in campo sapendo che in questa crisi economica e sociale c’è bisogno di sostenere i bambini e le famiglie e non certo di privatizzare le scuole.