Servono più personale e più risorse per garantire la Cultura ai cittadini.
Venezia 4 luglio 2022 - Si è svolto nella mattinata di oggi lunedì 4 luglio il presidio dei lavoratori del Ministero della Cultura presso Campo San Maurizio, a Venezia, nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale indetta da Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa ed accompagnata dallo stato di agitazione dei lavoratori.
“La situazione di degrado organizzativo all’interno del Ministero ormai è intollerabile” – dichiarano le organizzazioni sindacali - “servono assunzioni subito, chiediamo vengano scorse le graduatorie degli ultimi concorsi e vengano indetti nuovi concorsi perché oramai la mole di lavoro straordinario è insostenibile.”
Per le OO.SS. “C’è bisogno di coprire urgentemente i “buchi” delle dotazioni organiche dei vari uffici anche in previsione delle prossime cessazioni e chiediamo che gli organici vengano rafforzati da figure professionali attualmente escluse dai piani di fabbisogno come chimici, fisici, assistenti tecnici”
“Questa carenza di personale incide negativamente sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR. Difficile, se non impossibile, arrivare a determinati risultati quando gli uffici sono ingolfati e i ruoli decisivi scoperti” - sottolineano “Considerando che il Ministero svolge anche un ruolo autorizzativo (vincoli paesaggistici) nei confronti dei progetti del PNRR in capo ad altri enti, appare evidente come un mancato rafforzamento in termini di risorse umane e di strumenti tecnologici adeguati rischia di mettere in pericolo l’utilizzo delle risorse previste”.
Problematiche presenti anche negli uffici Veneziani del Ministero della Cultura, alle quali si aggiunge la difficoltà di raggiungere e sedi della città storica che pregiudica la possibilità di incrementare l'offerta culturale nonostante i progetti nazionali.
Va inoltre rimarcato come a livello nazionale le relazioni sindacali sono complicate a causa di decisioni unilaterali del Ministero sull’applicazione del nuovo Contratto nazionale di lavoro e sull’istituto dello smart working, di fatto azzerato con una circolare sebbene la recente normativa ne promuova l’uso.
Una delegazione sindacale è stata ricevuta in Prefettura, rappresentando le criticità al Vicario del Prefetto dott. Sebastiano Cento che si è impegnato a farsi portavoce anche della specificità veneziana con il Ministro della Cultura Franceschini”.
La mobilitazione a livello nazionale non si fermerà fino a precise risposte da parte del Ministro, partendo dal blocco del lavoro straordinario e non escludendo una prossima giornata di sciopero.
“La Cultura è un servizio essenziale e, come tale, deve essere resa disponibile e fruibile per tutti i cittadini” - concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.