Intesa che mette al centro la scuola pubblica nell'interesse della Città
Venezia, 20 settembre 2022 - Come Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Rsu consideriamo l’accordo raggiunto sui nidi comunali un passo molto importante nelle relazioni sindacali con il Comune di Venezia perché pone al centro l’obiettivo che abbiamo sempre rivendicato di valorizzare e difendere la scuola pubblica e scongiurare in tutti i modi l’esternalizzazione del servizio – dichiarano Daniele Giordano (Fp Cgil) Armando Genovese (Cisl Fp) Mario Ragno (Uil Fpl) e Gianpiero Bulla (Rsu).
Come Sindacati e Rsu abbiamo sempre sostenuto che la scuola pubblica è in grado di offrire un servizio di qualità, a costi contenuti per le famiglie, che mette al centro il benessere del bambino e la sua crescita dando contemporaneamente attenzione alle esigenze delle famiglie.
In questi anni troppo spesso abbiamo sentito la solita litania che vuole dipingere il servizio pubblico come arretrato e non in grado di rispondere alle esigenze familiari e lavorative che cambiano, o peggio incapace di processi di cambiamento.
Come sindacato abbiamo sempre respinto questa idea e abbiamo sempre chiesto maggiori investimenti per essere all’altezza dei cambiamenti della società e della continua necessità di prendersi cura dei bambini in un momento fondamentale della loro vita.
Troppo spesso, anche da parte dell’Amministrazione, abbiamo ascoltato critiche sterili e prive di merito sulle richieste del personale, quando invece questo ha tenuto aperte le scuole durante la pandemia, garantito i centri estivi a costi contenuti e raccolto sempre e comunque un tasso di soddisfazione delle famiglie straordinario.
In questa ottica non ci siamo mai contrapposti a processi di cambiamento come l’avvicinamento alla lingua inglese o altri tipi di proposte formative aggiuntive che nel Comune di Venezia si fanno da circa vent’anni.
Abbiamo sempre detto che a nostro avviso serve mettere al centro il bambino che frequenta il servizio educativo, che non può in nessun caso trasformarsi in un parcheggio h24 sette giorni su sette.
Per questo abbiamo sempre accettato la sfida a dimostrare che il pubblico è in grado di fare più e meglio di quello che fanno la gran parte delle strutture private, che il servizio pubblico ha una funzione pedagogica ed educativa di alta qualità. A questo si aggiunge che il personale del Comune di Venezia crede profondamente nel proprio lavoro come dimostra il fatto che le educatrici hanno sempre fatto ore e ore di formazione nel loro tempo libero per offrire servizi di alta qualità.
Con questo spirito abbiamo accettato di discutere una diversa organizzazione dei servizi che possa prevedere in futuro anche estensioni orarie o l’apertura il sabato mattina. Capiremo e ascolteremo le esigenze delle famiglie e la necessità di avere un servizio che guarda ai bisogni delle famiglie sapendo che quello che comunque resterà centrale è il progetto pedagogico per i bambini, che non farà mai diventare questo servizio una sorta di “badantato” per minori come avviene in certi servizi privati.
Oltre a questo, cambierà l’organizzazione dei turni del personale per garantire maggiore personale nelle ore con più bambini presenti, allungando nei fatti i turni di lavoro, a fronte del fatto che l’Amministrazione si è impegnata a non esternalizzare ulteriori servizi e ad aprire un confronto sul rientro di quelli a gestione privata.
Questo per noi è stato un punto irrinunciabile dei nove incontri sindacali che abbiamo fatto a seguito della protesta del personale, degli stati di agitazione e dei possibili scioperi.
Un risultato che va iscritto alla determinazione delle educatrici che, prima che rivendicare garanzie per loro stesse o risposte economiche, hanno sempre chiesto che questi servizi non venissero smantellati e privatizzati e, come sindacato, prendiamo atto che finalmente il Comune ha deciso di prendere questa strada.
Questo accordo non pesa un euro sulle tasche dei cittadini perché il progetto di potenziamento della compresenza in servizio del personale degli asili nido verrà integralmente pagato dalle risorse contrattuali.
Con questo accordo non si risolvono certo tutti i problemi delle scuole del Comune di Venezia che hanno bisogno di potenziamenti di personale, rafforzamento del ruolo di Ames e maggiori investimenti da parte dell’Amministrazione, ma dopo tanto tempo possiamo dire che quanto sottoscritto non è solo nell’interesse di chi lavora in questi servizi ma di tutta la città - concludono.