Se non si interviene rapidamente si dovranno chiudere servizi. Si convochi il tavolo con le istituzioni richiesto da due mesi.
Venezia, 24 novembre 2022 - Due giorni fa un’ennesima “acqua granda”, la seconda in 3 anni, ha colpito Venezia e abbiamo tirato un sospiro di sollievo per la verificata efficacia del “MOSE” nel proteggere la “Città d'Acqua”.
Il “MOSE” ha salvato la Città da un'altra devastazione ma nessun sistema potrà mai evitare che, per chi su acqua lavora, giornate come quella appena passata diventino non solo scomode o difficili ma pericolose. Un post Facebook di una Lavoratrice del SUEM di Venezia che ritrae una Idroambulanza in lotta tra le schiume ha suscitato la condivisa ammirazione per i Piloti, gli Infermieri, gli OSS che in quelle condizioni hanno operato con encomiabile spirito di Servizio. Sappiamo che al Presidente Zaia sono arrivate quelle immagini e che ha espresso ringraziamento ed elogio per il coraggio e le eccellenti capacità operative del Personale del SUEM di Venezia.
Come Fp CGIL ci uniamo al Presidente nell’esprimere il nostro ringraziamento e la nostra ammirazione per queste Lavoratrici e questi Lavoratori – dichiara Cristiano Zanetti della Fp Cgil di Venezia - ma vogliamo aggiungere che è necessario aprire un “Tavolo di Confronto” tra Regione, Comune di Venezia, Comune di Chioggia, ACTV, Arriva Veneto, AULSS 3 “Serenissima” per parlare di risorse da stanziare da parte di Regione Veneto per affrontare le Specificità della “Città d’Acqua” e decidere come intervenire per proteggere, aiutare e riconoscere le difficoltà a chi decide o accetta di lavorare nelle Strutture Sanitarie a Venezia: “alloggi, mezzi trasporto dedicati e coordinati, parcheggi dedicati gratuiti e incentivi economici.
Precisa Zanetti che “Come CGIL CISL UIL, Categorie e Confederazioni, da due mesi e mezzo abbiamo scritto ai Comuni, alle Aziende di trasporto e ad alcuni Consiglieri Regionali chiedendo di aprire tale confronto ma ad oggi siamo ancora in attesa di riscontro”.
Come può confermare la Direzione dell’AULSS 3 “Serenissima”, la difficoltà di reclutamento di Personale sanitario per Venezia Centro Storico è tale che se non si interviene rapidamente, nel giro di pochi anni, si dovranno chiudere Servizi, altro che implementazione grazie alle risorse del PNRR, perché senza Personale al massimo si potranno costruire contenitori destinati a rimanere vuoti e qualcuno lo dovrà spiegare alla cittadinanza assumendosene la responsabilità – conclude il sindacalista.