testata
testata

Bisogna investire risorse, Regione Veneto penultima in finanziamenti della spesa sanitaria per la Salute Mentale

Venezia, 1 febbraio 2023 - L'ennesimo e temiamo non ultimo caso di violenza ai danni del Personale Sanitario avvenuto nei giorni scorsi presso il Reparto di Psichiatria di Chioggia conferma in radice l'analisi critica che come Fp CGIL di Venezia poniamo all'attenzione della Direzione da molti mesi. Non si può attendere che l'evenienza di qualche altro episodio, magari con più grave esito, per intervenire strategicamente e operativamente sull’argomento “Salute Mentale” in particolare e più in generale sulle carenze di Organico dei Servizi Sanitari e Socio – Sanitari.

Il personale nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) è appena sufficiente a coprire i “Minimi di Servizio”, che sono divenuti “Standard”; Il personale è talmente risicato che spesso non si riesce nemmeno a partecipare alle attività programmate. Per conseguenza di ciò, non appena c’è un’assenza a qualunque titolo, cioè spesso, per non scendere sotto i “Minimi”, viene recuperato Personale dal territorio: Centri di Salute Mentale (CSM) e Comunità Terapeutiche Riabilitative Protette (CTRP), il cui ruolo viene inevitabilmente impoverito; innescando un meccanismo circolare perverso.

La carenza di Personale nei CSM comporta la sospensione delle attività preventive e riabilitative e i centri diventano distributori di farmaci. I Pazienti a causa della crisi dei CSM, giungono nei reparti sempre più spesso in condizioni di grave scompenso, trasformandoli in luogo di controllo sociale e contenimento fisico aumentando il rischio di episodi violenti pericolosi per la sicurezza di Pazienti e Lavoratrici/ori.

Anche la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e il sottofinanziamento delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) ha creato un altro vulnus che si scarica soprattutto sulle CTRP che si trovano ad ospitare, in promiscuità con gli altri Ospiti, Pazienti criminali: senza essere strutturalmente adeguate, con Personale insufficiente e non formato, situate in contesto urbano.
Non a caso, tra le richieste di “Variazione di Sede di Servizio” abbiamo notato moltissimi Operatori/Infermieri, afferenti al DSM, che chiedono trasferimento.
In questa situazione, segnaliamo che la Regione Veneto è penultima sul finanziamento della spesa sanitaria destinata alla salute mentale e negli ultimi anni la spesa nella nostra regione è sempre stata in costante diminuzione.

Come Sindacato abbiamo da tempo inviato un Documento alla AULSS 3 “Serenissima” per aprire un confronto sul tema della Salute Mentale. Ora, nei prossimi giorni è prevista la riunione di un primo Tavolo tra Organizzazioni Sindacali e Direzione, che confidiamo possa essere produttivo.
Nel Documento inviato però avevamo chiesto ci venissero forniti dati aggiornati sugli organici, divisi tra Dirigenza Medica, Dirigenza Sanitaria e Personale di Comparto, per avviare un confronto serio, informato.


Ad oggi però ancora nessuna informativa ci è stata recapitata e così l’impressione è che il prossimo Tavolo si trasformi, anziché in un confronto, in una esposizione di numeri e proclami per concludere, come nell’ultima occasione in cui ci si è incontrati, che: “ Va tutto bene”. Quando invece non va bene per niente.
Certo, ribadiamo, la responsabilità non può essere accollata solo alla Direzione delle AULSS, anzi, principalmente ricade sulla Regione Veneto ma serve l’onestà intellettuale necessaria di ammetterlo e non nascondere la testa sotto la sabbia per non disturbare il “manovratore”.
Non si può attendere il danno per poi correre ai ripari, il danno bisogna prevenirlo perché, quando si parla di persone, non sempre i danni sono riparabili.

Cristiano Zanetti
(Fp Cgil Venezia)

TAGS: ,