Venezia, 4 febbraio 2023 - Nel giro di qualche settimana cesseranno i contratti di lavoro per circa trenta Operatori Socio Sanitari assunti a tempo determinato che la Direzione dell’Ulss 3 ha deciso di non prorogare pur avendone la possibilità, giuridica e finanziaria.
«È una scelta che definiamo incomprensibile - sostengono Cristiano Zanetti (Fp Cgil) e Francesco Menegazzi (Uil Fpl) - soprattutto a fronte di una pesantissima carenza di personale che riguarda anche tantissime altre figure professionali, a partire dagli infermieri e dai medici. È stato chiesto subito un urgente incontro, ma la Direzione non ha risposto».
«Non regge la giustificazione secondo la quale si sta procedendo al reclutamento di operatori dalla graduatoria a tempo indeterminato - proseguono i sindacalisti - perché coloro che prendono servizio in queste settimane sostituiscono il turn over di personale già cessato nei mesi precedenti, e comunque perché arrivi un neo assunto passano anche tre mesi».
«Questo atteggiamento, a fronte del personale stremato da due anni di Covid, con carichi di lavoro insostenibili, blocco delle ferie, sconcerta e disorienta – attaccano i rappresentanti di Cgil e Uil - Delle due l’una: o manca il contatto con la realtà o c’è l’incapacità di interpretarla. Il Governo, la Regione hanno concesso deroghe per assunzioni e stabilizzazioni. Mentre in Ulss 3 si fanno scelte diverse e addirittura si scaricano i precari. La quotidianità vede turni di lavoro affidati alle cooperative, turn over impazzito, livelli patologici di dimissioni di personale che fugge di fronte alla disorganizzazione e la mancata valorizzazione del lavoro svolto».
«Come Cgil e Uil denunciamo questa situazione e comunichiamo che attiveremo tutte le azioni a difesa del sistema pubblico e dei lavoratori precari, a partire dall’organizzare una grande assemblea pubblica per denunciare ai cittadini tutti questa pesante situazione» – concludono.