testata
testata

Venezia, 14 febbraio 2023 - Abbiamo letto con stupore la ricostruzione giornalistica secondo la quale ci siano pochi sportelli all’anagrafe, si susseguono le pause del personale e ci sia una consultazione costante tra lavoratori che farebbe ritardare i tempi. Una rappresentazione stile fannulloni del pubblico impiego di brunettiana memoria.

Poco importa che il personale sia negli anni calato, che vi sia da tempo una stato di agitazione per le condizioni del personale in servizio, che come sindacati più volte abbiamo chiesto all’amministrazione di intervenire per porre rimedio alle gravi carenze che ci sono.

Poco importa che la Giunta abbia chiuso le delegazioni territoriali, accorpato le sedi e modificato le modalità gestionali, scelto di assumere in altri settori e non in questo, costruito un servizio “DIME” che complica più che aiutare nella gestione degli appuntamenti.Di tutto questo l’autore del racconto non parla e fa finta di nulla.

Appare anche surreale il racconto della gestione degli appuntamenti quando tutti sanno che nessuno viene respinto e anzi il personale si fa carico anche delle urgenze dei cittadini. In tutto l’articolo poi non si cita mai una volta il ruolo di chi quei servizi li organizza, ovvero l’Assessore Besio che dovrebbe dare precisi input e indicazioni alla macchina amministrativa.

Gli intoppi possono capitare a tutti, le difficoltà e anche i ritardi, ma ci piacerebbe che per una volta anziché dileggiare il personale si esprimesse un ringraziamento per chi nonostante nessuna valorizzazione e nessuna attenzione continua a garantire servizi il più tempestivi possibile ai cittadini del Comune di Venezia.