Giovedì 20 aprile 2023 è stato sottoscritto da Cisl, Uil e dalla maggioranza di Rsu un accordo che regala 2.500 euro al fondo delle PO togliendoli per sempre dal fondo risorse stabili.
Cosa significa questa cosa? Meno soldi per tutti.Infatti gli aumenti delle indennità previsti dal nuovo contratto nazionale vengono pagati con la parte stabile del fondo, quella che è stata alleggerita dei famosi 2.500 euro per remunerare la nuova PO.
Ridicola la contropartita offerta dal Comune: 2.500 euro per tre anni da integrare come parte delle risorse variabili del comparto. La somma è la stessa, ma essendo risorse variabili non possono essere utilizzate per pagare le indennità.
Come Cgil (sigla e componente Rsu) ci siamo ovviamente rifiutati di sottoscrivere questo accordo. Ricordiamo che con le risorse stabili si pagano: le indennità di rischio, disagio, turno, specifiche responsabilità (ex indennità stato civile ed anagrafe).
Per questo come Cgil riteniamo che le risorse stabili non vadano ridotte e vengano utilizzate le somme disponibili per le nuove progressioni economiche orizzontali.