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La mancata programmazione delle assunzioni non può scaricarsi sul personale rimasto

Portogruaro 6 giugno 2023 - Apprendiamo dalla stampa odierna della preoccupazione della direzione di ASVO di una mancanza di personale -10 autisti e 13 netturbini – che, secondo l’Azienda, metterebbe a rischio il servizio durante il periodo estivo.

«La carenza di personale, così come denunciata, è una situazione che purtroppo si porta avanti da tempo – afferma Marco Busato, Segretario generale Fp Cgil - Purtroppo, vuoi per difficoltà nel reclutamento, vuoi per difetto di programmazione nelle assunzioni anche quest’anno come quello passato ci troviamo in situazione analoga a stagione estiva già iniziata».

Nell’attesa di reperire forze fresche per coprire i “buchi” ricorrendo ad agenzie interinali con l’alibi della tempistica per mettere in piedi le selezioni (a proposito di programmazione), l’Azienda anche quest’anno chiede al personale di rinunciare alle ferie estive in cambio di un incentivo economico con il possibile blocco delle ferie se non vi saranno adesioni in tal senso.

Un deja-vu di quanto successo l’estate scorsa, solo che la FP CGIL quest’anno un accordo di questo tipo non lo firma.

«Si era trattato di una situazione eccezionale – puntualizza Busato - e avevamo fatto ben presente ad ASVO che non avremmo firmato un’intesa simile in futuro. Intesa che ci è stata riproposta tale e quale».

«Una scelta inaccettabile – attacca Busato – le ferie sono oggetto di un regolamento che prevede la programmazione tra i lavoratori e ne chiediamo l’applicazione. Abbiamo chiesto un incontro sul tema che si terrà domani 7 giugno: per noi il lavoratore è libero di scegliere se vuole rinunciare o meno alle proprie ferie, non esiste però l’obbligo di rinuncia imposto dall’Azienda e l’abbiamo già reso noto alla Direzione. Ci aspettiamo proposte che rivedano questa impostazione».

«Il giorno 8 giugno come CGIL abbiamo già convocato l’assemblea del personale di ASVO per sottoporre gli esiti dell’incontro ed eventualmente scegliere quali azioni mettere in campo. I problemi vanno risolti in modo strutturale, non facendo ricorso agli oboli» - conclude