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Mestre, 20 novembre 2023 - «È del tutto evidente che siano mancate le basi minime di programmazione di uno spazio educativo» dichiara Paolo D’Agostino per la Segreteria della FP CGIL di Venezia.

«Prima e nel corso del trasferimento abbiamo più volte cercato un confronto con la Dirigente del Servizio Silvia Grandese per valutare insieme l'opportunità di alcune scelte, degli spazi adibiti alle attività, della dimensione dei bagni e dei servizi». continua il sindacalista della CGIL.

Per D’Agostino «Questo è il risultato della politica del silenzio e dell'ignorare richieste e segnalazioni, ponendo il sindacato sempre nella posizione di dover fare denunce anziché intavolare confronti costruttivi» .

Sarebbe solo un problema di relazioni fra sindacato e Comune se oggi non si fosse allagato un servizio educativo per un trasferimento frettoloso e autogestito. È mancata qualsiasi accortezza fin dal primo minuto, compresa quella logistica che ha portato le insegnanti a dover di fatto organizzare il trasloco in autonomia.

«Anche oggi, infatti, sono dovuti intervenire gli RLS del Comune di Venezia per verificare la situazione e tutelare chi lavora in quei servizi. E ancora oggi ci sono note e richieste sul tavolo della dr.ssa Grandese che non hanno avuto riscontri» prosegue D’Agostino

È tempo che qualcosa cambi, che l'assessore intervenga sul settore imponendo un cambio di passo a tutela dei bambini e di un maggiore rispetto per il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori.

«Il settore è ormai allo sbando – attacca D’Agostino - servizi amministrativi con personale insufficiente, educatori e insegnanti lasciati senza sostituzioni, l'attenzione alle disabilità in caduta libera e, da ultimo, personale nelle scuole sostituito mentre era in sciopero».

«delle due l'uno - conclude D'Agostino - o siamo davanti ad un tratto culturale del servizio assolutamente insufficiente, o ad una incapacità gestionale dilagante».