Paolo D’Agostino (Fp Cgil): il Comune risparmia 300.000 euro pescando dalla produttività di tutti i dipendenti. Non siamo il bancomat del Sindaco.
Venezia, 25 marzo 2024 - Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto segnalazioni sulla pubblicazione di un bando per la selezione di personale del Comune da utilizzare per garantire i controlli sul ticket d'accesso alla città d'acqua.
“Ci ha colpito la pubblicazione di un atto prima che fosse concluso il normale iter contrattuale, - dichiara Paolo D’Agostino per la Segreteria della FP CGIL di Venezia - e non possiamo non rilevare una condotta antisindacale, contro la quale abbiamo già inviato una diffida al Comune, di chi decide di utilizzare soldi di tutti i dipendenti comunali per gestire un servizio in maniera improvvisata”.
La discussione è iniziata, infatti, da pochi giorni e non solo non aveva prodotto alcun accordo, ma neppure alcun elemento di chiarezza né sugli importi, né sull'organizzazione e soprattutto sulle fondi di finanziamento di queste risorse.
“Turni da 8 ore di una qualsiasi azienda privata esterna costerebbero al bilancio comunale non meno di 250 euro al giorno, ben oltre quello che verrà liquidato ai lavoratori del Comune pescando dalle risorse della loro produttività” sottolinea D’Agostino.
“Quel che è chiaro – prosegue il dirigente sindacale - è che i lavoratori avranno riposi aggiuntivi in ragione della loro partecipazione a questo progetto. Togliendo quindi giornate utili nei loro servizi di appartenenza, come se non ci fosse una grave e profonda mancanza di personale nel Comune di Venezia che questa giunta non ha alcuna intenzione di affrontare”.
“Come si può chiedere, nella stessa trattativa, disponibilità di lavoro aggiuntivo al sabato e alla domenica ai lavoratori del Comune, scrivendo poi su un altro foglio che c'è un grande arretrato nel settore anagrafe tale da giustificare altro lavoro straordinario?” attacca il sindacalista “Come se il tema tanto annoso in questo Comune dei tempi di rilascio delle carte d'identità si sia risolto, o sia risolvibile, con un paio d'ore di lavoro in più ogni tanto e addirittura togliendo preziosi giorni di lavoro dove serve per controllare qr code come fossero maschere ad un concerto”.
“La verità è che il Comune di Venezia farà cassa con il salario accessorio dei suoi dipendenti - conclude D’Agostino per il sindacato dei lavoratori pubblici della CGIL - risparmiando circa 300'000 euro togliendo soldi dalla produttività di tutti, incassando circa 7 milioni da questo contributo”.