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Solo il 3% degli interessati ha scelto di partecipare alla verifica del ticket di accesso. Bocciati la scelta dell'amministrazione e l'accordo sindacale

Venezia, 5 aprile 2024 - Sono arrivate solo 70 adesioni per il personale amministrativo a supporto dei controlli del qr code che inizierà il 25 aprile. Il 9 si terrà il corso di formazione che in pochi giorni dovrà dare la qualifica di ‘accertatori’ a coloro che eseguiranno controlli.

«Solo il 3% di chi avrebbe potuto partecipare al progetto proposto dall'amministrazione ha aderito volontariamente bocciando nei fatti la proposta dell’amministrazione e l’accordo sindacale. D’altronde quando un accordo non viene sottoscritto dalla RSU e senza una maggioranza fra le sigle sindacali non si possono che raccogliere i cocci» - dichiara Paolo D’Agostino per la Segreteria della FP CGIL di Venezia -.

«Un esito chiaro della contrarietà dei dipendenti al progetto proposto dall'amministrazione - attacca Paolo D’Agostino per la Segreteria della FP CGIL di Venezia - ma anche un'indicazione che viene a chiare lettere dai dipendenti comunali sulla loro contrarietà allo scambio fra la produttività e progetti che ha salvato solo la disorganizzazione e la mala gestione di questa misura nota ormai da un anno e pure tacciata di essere tanto urgente da non essere stata contrattata per tempo».

Come FP CGIL non abbiamo dato nessuna indicazione agli iscritti sulla partecipazione o meno al progetto. Non siamo voluti intervenire su quella che poteva essere la necessità di integrare il proprio reddito in maniera più che legittima, ma è del tutto evidente che l'operazione di togliere soldi dal fondo di produttività per togliere le castagne dal fuoco all'amministrazione non ha convinto i dipendenti del Comune di Venezia e il tavolo delle trattative ne deve prendere atto.

«Ancora ad oggi - prosegue il sindacalista della CGIL - mancano informazioni chiare sull’organizzazione del servizio, sulle responsabilità degli ‘accertatori’, sulla tutela della privacy dei cittadini (anche stranieri), sulla corresponsione dello straordinario e tanto altro».

Una disorganizzazione inaccettabile scaricata su pochi dipendenti che, utilizzando il fondo della produttività a danno di tutti i lavoratori del Comune, ha fatto risparmiare al bilancio dell’ente oltre 300’000 € a scapito della produttività dei lavoratori.

«Nei giorni scorsi abbiamo inviato l’ennesima diffida al Comune chiedendo di riaprire il tavolo e di negoziare con tutte le parti presenti al tavolo cercando di risolvere i problemi reali.
Ad oggi ancora nessuna risposta ma speriamo che l'esito di questa manifestazione di interesse possa far cambiare il clima surreale che stiamo vivendo al tavolo delle trattative» conclude.

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