I dipendenti con contratto sanità privata Aris Aiop dal 2018 non vedono rinnovato il Contratto Nazionale di lavoro. Hanno visto riconosciuto un rinnovo contrattuale solo nel 2020 a copertura del triennio 2016-2018, dopo 14 anni di blocco della contrattazione.
Ad oggi in sanità pubblica c’è stato il rinnovo del contratto (2019-2021) e si sono aperte le trattative per il triennio(2022-2024). In sanità privata, invece, le Associazioni dei datori di lavoro vincolano il rinnovo (2019-2021) alla copertura delle risorse necessarie.
Le promesse fatte da Aiop Aris non sono state mantenute nemmeno per il contratto unico di settore delle RSA.
A giugno infatti avremmo dovuto sottoscrivere il nuovo Contratto Collettivo Nazionale per il settore delle RSA che, ad oggi, vanta il primato di 12 anni di blocco della contrattazione. La trattativa non si è ancora aperta e viene vincolata alla garanzia di copertura delle risorse da parte del Ministero e delle Regioni attraverso il meccanismo delle tariffe.
Possono i lavoratori accettare un simile ricatto?
Nella giungla delle tariffe, dove ogni regione adotta un suo tariffario per pagare le prestazioni erogate dal privato accreditato e l’entrata in vigore dei nuovi Tariffari nazionali continua ad essere rinviata, a farne le spese sono i lavoratori che diventano gli strumenti nelle mani dei datori di lavoro per fare pressione verso le regioni, non per rivedere complessivamente le tariffe, ma solo per chiedere aumenti.