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Le risorse destinate alle assunzioni utilizzate per “incrementare” il salario accessorio. Qualche euro in più, ma non per tutti, molti lavoratori in meno.

Ascoltati il 26 settembre in audizione alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale sul Progetto di Legge 292/2024 relativo a “Disposizioni per l’incremento dei fondi contrattuali delle Aziende ed Enti del servizio sanitario regionale” abbiamo espresso il nostro punto di vista:

  • FAVOREVOLI al fatto che si incrementino le risorse dei fondi aziendali per il salario accessorio considerando che siamo tra le Regioni con la retribuzione media più bassa in conseguenza del fatto che la Regione Veneto non ha mai finanziato le Risorse Aggiuntive Regionali (RAR) a differenza delle altre Regioni;

  • CONTRARI al fatto che l’incremento delle risorse non sia destinato a tutti i profili professionali, e quindi per tutti i lavoratori, che operano nelle Aziende: sono infatti esclusi il personale tecnico, amministrativo e professionale;

  • I 51.789.284,90 €/anno per 3 (tre anni) dal 2024 al 2026, sono risorse che rientrano nei “tetti alla spesa del personale” e che, a nostro giudizio e vista la necessità di incrementare gli organici delle aziende, andrebbero destinati a NUOVE ASSUNZIONI mentre per l'incentivazione del personale e/o misure di welfare andrebbero utilizzate risorse aggiuntive.

  • Se non sono risorse aggiuntive regionali fresche significa programmare una riduzione stabile di oltre 51 milioni per le assunzioni perché e’ chiaro che fra tre anni SARA’ DIFFICILE fare marcia indietro!!!

  • Il progetto di Legge prevede che i criteri e le modalità di destinazione delle risorse non siano oggetto di contrattazione ma che lo decida la Giunta Regionale. Aspetto quanto mai discutibile visto che nel PdL scrivono che le risorse vanno a incrementare i fondi e che la distribuzione dei fondi è materia di contrattazione.

La FP CGIL ha quindi proposto diversi emendamenti:

  • Che la Regione finanzi con risorse aggiuntive fuori del tetto alla spesa l’incremento dei fondi del salario e non con le risorse destinate a nuove assunzioni; 
  • Che tutto il personale sia destinatario degli incrementi; 
  • Che i criteri e le modalità di destinazione delle risorse siano oggetto di confronto regionale e contrattazione aziendale; 
  • Che in un contesto come quello attuale c’è bisogno di più soldi e di più personale non “o l’uno o l’altro”

 Scarica il documento integrale con le osservazioni

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