Venezia, 23 ottobre 2024 - Si sta concludendo in questi giorni la fase contrattuale del Comune di Venezia che, fra le altre cose, ha impedito l'aumento della produttività e la stabilizzazione del salario del personale attraverso l'utilizzo delle progressioni economiche. Questo per volontà esplicita di alcune sigle sindacali e dell'Amministrazione.
«Spiace leggere sulla stampa che questo contratto appena firmato sarà utile per combattere il carovita della Polizia Locale, perché così non è - commenta Paolo D’Agostino della Segreteria Fp Cgil di Venezia - Sono stati infatti tolti 50 mila euro di risorse destinate esclusivamente alla Polizia Locale e con l’accordo del ticket Venezia sono stati ulteriormente aumentati festivi e domeniche al personale del Corpo ormai stanco e che da mesi chiede di ridurre le proprie prestazioni annuali».
Per non parlare del problema dei responsabili di servizio che da tempo chiedono adeguamenti economici e normativi: questo contratto semplicemente non ha ascoltato nessuno.
Il contratto decentrato avrebbe dovuto affrontare e risolvere i problemi organizzativi e salariali del personale, non potendo intervenire sui carovita almeno avrebbe dovuto migliorare le condizioni di lavoro e consolidare una parte del salario accessorio per favorire il consolidamento di chi da anni ormai lavora nei nostri servizi».
Per D’Agostino «ha ragione il collega di CISL Fp Armando Genovese a sostenere che la risposta avrebbe dovuto essere il contratto, ma avrebbe dovuto continuare assieme a noi la battaglia iniziata in maniera unitaria sulle progressioni economiche senza abbandonarla per stornare una minima parte dei soldi delle multe al corpo di polizia.
Un contratto che giorno per giorno sta mettendo in evidenza le sue lacune: già un gruppo di lavoratori ha avuto decurtazioni salariali importanti che abbiamo segnalato all'Amministrazione e vedremo di risolvere responsabilmente.
«Gli operatori della Polizia Locale scappano da questa città perché si lavora troppo e male, ben oltre gli orari di lavoro previsti dal contratto e ben oltre le necessità dell'ente, basti pensare a tutti i servizi esterni che vengono garantiti per i comuni limitrofi per il quale il nostro personale non ha alcuna specifica autorità territoriale» rimarca il Segretario della Fp Cgil.
«Nelle assemblee fatte con la Polizia Locale i lavoratori sono stati estremamente chiari con noi: lavorare meno, consolidare i salari. - sottolinea il Sindacalista - Basta straordinari, diminuzione del servizi esterni domenicali festivi, soprattutto quando non necessari».
«E ancora - continua - l'aspetto di spettacolarizzazione degli interventi securitari, di cui il sindaco è promotore, affrontano solo giornalisticamente un problema della sicurezza che è esploso in città e che non è proprio dei corpi di Polizia Locale, ma delle altre forze di polizia sulle quali evidentemente si è cercato di intervenire ottenendo pochi uomini in più rispetto a quelli promessi».
«La verità - prosegue D’Agostino - è che Venezia è cara per tutti i lavoratori, non solo per quelli della Polizia Locale, e che nonostante il tema abitativo sia esploso in questi anni di in governo di questa di questa amministrazione e che diversi alloggi pubblici rimangono ancora inutilizzati per via di precise scelte politiche, il tema di come favorire il consolidamento di un corpo di Polizia Locale stabile ed efficiente è tutt'altro che banale e se sbagliamo l'analisi sbaglia la ricetta».
«Ci preoccupano le risorse che mancano sul rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia, quello è uno strumento importantissimo per cercare soluzioni per la Città - continua D’Agostino - e invece il Governo taglia le risorse per i contratti nazionali, taglia il personale e taglia i finanziamenti per questa Città».