Paolo D'Agostino, Fp Cgil: Sì al 49%, il Sindaco riapra il tavolo
Venezia, 1 novembre 2024 - Il contratto di Brugnaro è stato bocciato dai dipendenti comunali - dichiara Paolo D’Agostino per la Segreteria della Funzione Pubblica CGIL di Venezia.
Si sono concluse ieri sera, nella sede del Casinò di Venezia, le assemblee di consultazione dei dipendenti comunali per il rinnovo del contratto integrativo del Comune di Venezia: il SI si è fermato al 49%.
“Un risultato straordinario - commenta Paolo D’Agostino del sindacato di Via Ca’ Marcello - e piuttosto incredibile date le forze in campo. Il contratto integrativo sottoscritto da UIL, CISL, CSA e Amministrazione Comunali non ha raggiunto la maggioranza necessaria per essere approvato.”
Sono state svolte solo 8 assemblee per volontà della maggioranza della RSU e delle sigle, contro un referendum chiesto dalla CGIL e da un appello dei lavoratori. Questo - assieme ad un evidente giudizio del personale su questo testo - ha determinato una scarsa partecipazione al voto, molto inferiore rispetto agli anni precedenti, dove i lavoratori erano stati coinvolti con una consultazione referendaria a scrutinio segreto.
Tutte le assemblee hanno comunque bocciato questo accordo ad eccezione delle Scuole Comunali e del Casinò. Bocciato il contratto anche fra i vigili, fatto inedito e rilevante, che da tempo chiedono di cambiare l’organizzazione del lavoro e di fare meno servizi soprattutto di Domenica e nelle festività.
“Un risultato chiaro che dice al sindaco Brugnaro di riaprire il tavolo di contrattazione a cominciare dai temi che hanno animato il dibattito nelle assemblee: le progressioni di carriera, tanto economiche quanto giuridiche.” continua D’Agostino a commento del risultato del voto.
I lavoratori hanno anche chiesto più trasparenza nella distribuzione delle risorse, nell’individuazione dei criteri per l’assegnazione degli incarichi di responsabilità, un nuovo sistema di valutazione capace davvero di valorizzare le professionalità eccezionali del Comune.
A nulla è valso l’intervento diretto dell’amministrazione comunale in questi giorni, che ha negato - per meri vizi di forma - le ore di assemblea a diversi colleghi che sono andati a votare, e che ha pagato già il 22 ottobre alcune somme previste dal contratto integrativo prima che questo venisse ratificato dai lavoratori, atteggiamento tanto imparziale quanto inefficace.
“Adesso si abbassino i toni, i lavoratori hanno votano e il risultato deve essere riconosciuto da tutti” - conclude D’Agostino con un appello a tutte le forze in campo - “basta divisioni, ora una piattaforma unitaria di tutta la RSU, che dovrà tornare a esprimersi davvero con una unica voce facendo sintesi dei contributi di tutti, e un incontro fra le sigle sindacali per ritrovare l’unità sui temi emersi nelle assemblee”.
RISULTATI DELLE ASSEMBLEE DELLA RSU SUL CONTRATTO INTEGRATIVO