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Fumata nera in Prefettura, nei prossimi giorni assemblea di Cgil Cisl e Uil per valutare le azioni di lotta

Venezia, 22 novembre 2024 - Si è concluso negativamente l'incontro in prefettura svolto nella mattinata odierna, 22 novembre, tra Amministrazione Comunale di Scorzè, rappresentata dal Sindaco Giovanni Battista Mestriner, e le OO.SS. FP CGIL, CISL FP e UIL FPL.

 Lo stato di agitazione è stato proclamato contro la la volontà dell'Amministrazione di estendere l'orario di servizio dei dipendenti del Comune prolungando l'orario di apertura al pubblico per un giorno alla settimana fino alle 21, in via sperimentale per un anno.

 «Nonostante i proclami dell'Amministrazione di voler condividere la scelta con i dipendenti, in modo da conciliare la vita lavorativa e la vita privata, il Sindaco ha scelto di tirar dritto, senza nemmeno chiarire quali siano i servizi e gli uffici coinvolti dall’apertura serale del Municipio - spiegano Chiara Cavatorti (Cgil), Armando Genovese, (Cisl) Mario Ragno (Uil) -

Sappiamo soltanto che dei 60 dipendenti totali sono al momento esclusi i servizi di Polizia Locale, la Biblioteca, gli Operai e lavoratrici e lavoratori con contratto part time. Pertanto tale scelta ricadrà su 25 persone».

«Non comprendiamo le motivazioni di questa scelta – insistono i rappresentanti sindacali - non essendoci richieste da parte dei cittadini di necessità di modificare gli orari di apertura al pubblico. Sicuramente però ci sarà un aumento dei costi delle utenze e un maggiore rischio per i dipendenti che si troveranno a sera inoltrata a lavorare in pochi in un municipio vuoto dove chiunque potrebbe entrare.

Anche i cittadini ne risentiranno perché non è detto che il dipendente che troveranno in servizio potrà gestire le pratiche degli altri colleghi».

Va precisato che non ci sono ancora atti ufficiali, ma al momento una manifestazione di volontà del Sindaco, peraltro già inserita nel programma elettorale.

«Una volontà talmente forte, quella di Mestriner, che ha respinto tutte le proposte alternative presentate dai dipendenti comunali – sottolineano Cavatorti, Genovese e Ragno - come ad esempio quella di fare orario continuato in pausa pranzo tenendo aperto al pubblico gli uffici e di prolungarne l’apertura fino alle 19, proposta che avrebbe garantito un orario di apertura al pubblico di ben 4 ore, addirittura più ampia di quanto proposto dal Sindaco, questo a provare che i lavoratori non sono contrari all’estensione dei servizi alla cittadinanza».

«Nei prossimi giorni convocheremo l’assemblea del personale per dare avvio alle azioni di lotta, ci auguriamo che in occasione del prossimo tavolo del 9 dicembre prevalga il buon senso da parte del primo cittadino e che faccia sua la proposta di sindacato e lavoratori sulle aperture» concludono.