L'Azienda nega i soldi ai lavoratori
Mestre, 28 novembre 2024 – Una recente sentenza della Corte dei Conti ha previsto che le risorse dei fondi contrattuali bloccate dal vincolo alla spesa, quella norma, cioè, che prevede che pur avendo soldi non puoi spendere più di quello che hai speso nel 2016, possono essere “scongelate ed utilizzate” solo se trasformate in fringe benefit, quali ad esempio i voucher spesa.
Come FP CGIL abbiamo proposto oltre un mese fa, allegando sentenza ed accordi fatti in altri enti della Pubblica Amministrazione, di scongelare oltre 700.000€ di fondo contrattuale fino alla sentenza non utilizzabili per destinarli alla generalità dei lavoratori sotto forma di “voucher spesa”.
«Incomprensibile il diniego alla nostra richiesta - afferma Ivan Bernini segretario generale della FP CGIL di Venezia - Prima l’azienda ha affermato che quella sentenza della Corte dei Conti non si applica alla sanità! Non è così perché le sentenze valgono per tutti gli enti delle Pubbliche Amministrazioni. Poi hanno affermato che “per i dipendenti spendono già troppo pagando loro la previdenza complementare (per chi aderisce), la mensa e i buoni pasto”. Non c’è limite alla decenza»
«Quei 700.000 euro – spiega Bernini - sono soldi dei fondi contrattuali che, se non ci fosse stato il vincolo, sarebbero stati utilizzati per pagare produttività, turni, straordinari, progressioni di carriera, incarichi. Oggi che quel vincolo viene parzialmente superato dalla sentenza della Corte dei Conti, consentendo di trasformarli in fringe benefit, non solo si dice no al loro utilizzo ma si fanno provocazioni, come successo al tavolo ieri, dicendo al sindacato che l’azienda vuole discutere di welfare aziendale ma utilizzando i soldi dei fondi contrattuali. Detto in altri termini diamo welfare a qualcuno utilizzando i soldi di tutti e riducendo, quindi, salario di produttività».
«Al tavolo non c’era il Direttore Generale, che pure un mese fa si era impegnato a verificare la possibilità di utilizzare risorse da bilancio per politiche di welfare. Non solo quella verifica non è stata fatta ma ieri è stato posto diniego ad una proposta praticabile e di buon senso che altri Enti, diversamente, hanno colto subito» Precisa Bernini.
« Vediamo cosa dirà il Direttore Generale che, a questo punto, non sappiamo nemmeno se è stato coinvolto in questo percorso. Se confermerà il no all’utilizzo di quei soldi per fringe benefit dovrà spiegarne le ragioni e, aggiungiamo, rimangiarsi quanto si era impegnato a fare solo un mese fa» conclude Bernini