Fp Cgil: non è una soluzione, servono assunzioni e bisogna investire sul personale in servizio.

Venezia, 11 marzo 2024 - L’idea del Sindaco di San Donà di Piave Alberto Teso sul mantenimento dei pensionati in servizio per coprire le carenze di personale è da respingere in toto - dichiara Marco Busato, Segretario generale Fp Cgil Venezia – è una proposta che non risponde alle esigenze di cui oggi le pubbliche amministrazioni dell’area metropolitana di Venezia hanno bisogno: investire sul personale in servizio e nuove assunzioni.

Come Fp Cgil, a livello regionale, lo scorso novembre abbiamo consegnato all’Assessore regionale alle Autonomie Locali Francesco Calzavara oltre ventimila firme raccolte per chiedere alla Regione Veneto si facesse portavoce nei rapporti con il Governo, tra i vari punti, per un piano straordinario di assunzioni e il superamento dei tetti al salario accessorio del personale.

Per Busato “Bisogna lavorare di più sulla programmazione del fabbisogno di personale, solo così è possibile affrontare per tempo i futuri pensionamenti garantendo passaggi di consegne e competenze. La gestione del personale non va improvvisata, altrimenti si mette a rischio l’erogazione dei servizi ai cittadini.

Servizi che sono già in una situazione critica per la già citata carenza di personale, dimostrata dai dati del Mef.

Andando ad esaminare i dati presenti sul sito del Conto Annuale della Ragioneria dello Stato si riscontra come negli ultimi 10 anni il sistema dei comuni ha perso quasi mille unità, passando da 5.823 addetti del 2011 ai 4.848 del 2021 (ultimo dato disponibile).

Si tratta di una gravissima emorragia, che anche dopo lo sblocco del turnover non ha trovato risposte adeguate.

Lo dimostra, oltre al numero di personale in calo, l’incremento dell’età media del personale in servizio (da 49 a 52 anni) ed anche l’aumento esponenziale di dipendenti over 55 che nel 2021 hanno registrato un +20% rispetto al 2011.

in BLU il 2011, in GIALLO il 2021

“Comprendiamo che la programmazione assunzionale possa trovare ostacoli in vincoli di spesa e legislativi - prosegue Busato - , ma è assolutamente fuori luogo che amministrazioni che hanno capacità di spesa decidano di non assumere e di mantenere ex dipendenti in quiescenza come collaboratori volontari, spesso per seguire materie o pratiche specifiche. L’esperienza è importante, ma questo potrebbe essere da tappo allo sviluppo professionale del personale in servizio”.

“Si parla di poca attrattività del lavoro pubblico, anche dal punto di vista di appagamento professionale, che causa concorsi che vanno deserti, come quelli degli enti medio – piccoli, o con pochi partecipanti. È chiaro che la visione proposta dal Sindaco di San Dona’, che risponde all’usato sicuro, non aiuta a migliorare la situazione” - conclude .