Approfondimento Fp Cgil Veneto sui dati del Rapporto AGENAS
A completare il rapporto negativo di Agenas sui tempi di attesa dei codici bianchi nei Pronti Soccorso del Veneto, uscito nei giorni scorsi, c’è l’approfondimento a cura della Fp Cgil Veneto sulle ripercussioni in termini economici sui cittadini veneti di una percentuale così elevata di codici bianchi.
La Legge 296/2006, come noto, ha previsto che il cittadino all’ingresso al Pronto Soccorso riceva un codice colore (rosso, arancione, giallo, verde, bianco) in base alle Linee Guida regionali che definiscono l’emergenza, l’urgenza o la differibilità del suo problema sanitario. Il codice colore, dopo l’intervento dei sanitari e in fase di dimissione dal PS viene rivisto e non è infrequente che, grazie ad una politica regionale molto stringente, anche un codice colore ad es: verde sia riassegnato come bianco, quindi soggetto al ticket.
La normativa nazionale fissa in 25 euro la quota fissa del codice bianco. Poi ogni regione può derogare, incrementare, fissare o meno tetti alla spesa per il ticket da parte del cittadino.
In Veneto la DGR 1868 del 15 novembre 2011 e la DGR 1513/2014 hanno previsto la quota fissa di 25 euro più il ticket sulle prestazioni erogate in PS e le esenzioni (più stringenti rispetto alla Legge 296/2006) dal pagamento del ticket anche per i codici bianchi.
Ad impressionare sono i dati delle regioni pubblicati da Agenas (anni 2022-2023) sui due codici più assegnati nei PS (verde e bianco) che sono in Veneto una percentuale altissima rispetto alle altre regioni.
Il confronto è impietoso con la regione Emilia Romagna, che più o meno ha lo stesso numero di abitanti del Veneto, e la Lombardia che ne ha il doppio. Come si può notare solo in Veneto aumentano i codici bianchi (paganti) nei due anni considerati (2022-2023) mentre si ridimensionano i codici verdi (non paganti). Esattamente il contrario delle altre regioni.
ANNO 2022 dati Agenas | Abitanti | % Codice bianco sul totale (paganti il ticket) | % Codice verde sul totale (non paganti) | TOTALE |
---|---|---|---|---|
VENETO | 4,9 milioni | 53,81 | 20 | 73,81 |
EMILIA ROMAGNA | 4,4 milioni | 14,82 | 42 | 56,82 |
LOMBARDIA | 10 milioni | 9,55 | 75 | 84,55 |
ANNO 2023 | Abitanti | % Codice bianco sul totale | % Codice verde sul totale | TOTALE |
VENETO | 4,9 milioni | 54,99 | 19,81 | 74,80 |
EMILIA ROMAGNA | 4,4 milioni | 13,06 | 52,02 | 65,15 |
LOMBARDIA | 10 milioni | 8,23 | 67.05 | 75,28 |
Naturalmente i dati pubblicati da Agenas si riferiscono ai codici colore attribuiti dal triage in fase di accesso. Numeri che possono subire modifiche in uscita. Essendo quindi disponibili solo i dati in entrata e non in uscita il dato dei paganti non è precisissimo. Aiutano molto i dati pubblicati da Agenas sugli importi da ticket in Pronto Soccorso (vedi tabella) che confermano le distanze tra le regioni. (es: 2022= Emilia Romagna 7ml – Veneto 14ml – Lombardia 2ml).
Le conseguenze per i cittadini, oltre ai tempi di attesa più alti d’Italia messi in luce dal rapporto Agenas, sono rappresentate dal volume di risorse che la regione ricava con i Ticket da Pronto soccorso che, raffrontato con i dati pubblicati da Agenas delle altre regioni d’Italia, fanno molto riflettere su quanto la regione stia riversando sui cittadini, attraverso una % molto alta di assegnazione del codice bianco, una quantità di spesa che altre regioni, assegnando altri codice colore diversi dal bianco, si assumono.
Dati da: Bilancio consolidato delle aziende sanitarie del Veneto
Voce A4 A1.3 Ricavi per prestazioni sanitarie di Pronto Soccorso non seguite da ricovero.
REGIONE VENETO | ANNO 2022 | ANNO 2021 | ANNO 2020 | ANNO 2019 | ANNO 2018 |
23.454.004 | 22.005.419 | 16.718.747 | 16.718.747 | 15.964.168 |
Dati Agenas sulle stesse annualità incoerenti con i dati estratti dai bilanci consolidati della sanità in Veneto.
Dall’osservazione degli anni 2018-2019 si nota come il valore totale del ticket in Veneto (vedi tabella in basso: 15.965.000 euro nel 2018 e 16.282.705 euro nel 2019) sia praticamente sovrapponibile ai ricavi della mobilità intraregionale per le prestazioni di PS. La riduzione del 10% del ticket complessivo in Veneto nel periodo 2018-2022 è solo poco avanti alla Campania (-7%), la regione che ha ridotto meno il valore complessivo del ticket ma che partiva da condizioni molto inferiori al Veneto (2022 = 1.882.482 euro con 5,5 milioni di abitanti).
La regione Veneto risulta quindi la penultima regione d’Italia che ha ridotto meno il peso del ticket sui cittadini.
Alcune considerazioni opportune:
- Le persone che stanno male, anche se codici bianchi e verdi, preferiscono recarsi al Pronto Soccorso rispetto ad altre soluzioni magari più costose e con tempi di attesa molto più lunghi. Per questa ragione i PS vanno fatti funzionare anche con percorsi differenziati per i diversi codici come ad esempio gli spazi dedicati ai codici bianchi e verdi adiacenti ai PS. Pensare infatti che esistano forme disincentivanti della popolazione all’accesso ai PS o che, peggio, le strutture territoriali previste dal PNRR possano nel breve periodo decongestionare gli accessi dei codici bianchi al Pronto Soccorso è forse troppo utopistico e non incontra il sentire della popolazione.
- Il problema delle liste di attesa e l’organizzazione dei PS sono il vero incentivo all’afflusso delle persone nei Pronti Soccorso che, a quel punto, preferiscono aspettare ore ma ottenere una risposta qualificata al loro problema.
- Serve un forte investimento sul personale dei PS e l’aumento delle dotazioni organiche sempre più ridotte e non più in grado di reggere la pressione forte dei cittadini esercitata dall’aumento degli accessi.
- Vanno riviste le politiche stringenti della Regione Veneto sull’assegnazione del codice colore (bianco) in dimissione dal Pronto Soccorso per alleggerire il costo sui cittadini. Almeno pari alle regioni comparabili.